Allergia al Polline: Rimedi Naturali al Posto Degli Antistaminici

94% Foto del Test di Allergia

Tutti gli indirizzi utili per chi ha problemi di allergia al veleno di imenotteri CREMONA Centro Malattie Allergiche dell'Ospedale di Cremona tel. Evita, invece, oltre che gli alimenti che possono provocare reattività con i pollini, tutti quelli che stimolano la liberazione di istamina, come fragole, pomodori, cioccolato, crostacei, molluschi, formaggi fermentati, insaccati e frutta secca. Il meccanismo di liberazione del polline varia a seconda delle specie e di alcuni parametri climatici: le giornate calde e ventose facilitano la pollinazione, mentre un'elevata umidità relativa dell'aria la rende difficoltosa. Quando un bambino invece è IN CORSO DI ATTACCO ASMATICO (fase di riacutizzazione) si assiste ad un improvviso ed inaspettato peggioramento dei sintomi respiratori con comparsa di: - Difficoltà a respirare e affanno - Aumento della tosse che può anche diventare produttiva (specie se l’attacco asmatico è stato scatenato da un infezione) - Aumento dei fischi respiratori o comparsa di questi se prima non c’erano - Cianosi - Riduzione della saturazione di ossigeno misurata al ditino nei casi più gravi Asma e allergia: tutti gli asmatici sono anche allergici? Crepi il lupo e grazie, auguri anche a te! Solitamente si verifica nell’1-2% dei lattanti (anche il 4% secondo alcune statistiche). Le prove vengono di solito effettuate sull'avambraccio, pungendo lievemente la pelle in superficie e la parola puntura non deve far preoccupare, dal momento che il paziente percepisce un pizzico e non si verifica alcuna uscita di sangue.

Al pranzo di Natale il menù della mensa "viene modificato all'ultimo momento per servire a tutti i bambini una fetta di panettone o, per gli allergici come A.C., un budino di riso al cioccolato". In particolare i bambini nei primi due anni di vita sviluppano soprattutto allergia al latte, alluovo, al grano e alla soia. In casi selezionati e dopo accurata valutazione pediatrica eventualmente integrata con test spirometrici e allergologici può essere utile valutare l’introduzione in terapia di farmaci quali: o cortisonici inalatori (che molti di voi conosceranno coi nomi commerciali di Fluspiral, Flixotide, Pulmaxan e vari altri); il pediatra che ha in cura il piccolo saprà modulare il dosaggio di tali farmaci che può variare da basse a medie o alte dosi in base al quadro clinico o cortisonici inalatori associati a broncodilatatori a lunga durata d’azione (un esempio diffuso in commercio e sicuramente familiare a molti di voi è il Seretide) o antileucotrieni (parliamo di principi attivi quali Montelukast e Zafirlukast noti a molti di voi genitori coi nomi commerciali di Montegen, Singulair, Lukasm o Zafirst); questi ultimi hanno mostrato particolare efficacia soprattutto in bambini affetti da asma da sforzo: parliamo dunque di bambini che appena fanno uno sforzo fisico, magari giocando, ma a volte anche semplicemente ridendo o piangendo, vengono bruscamente interrotti dall’insorgenza di fastidiosi sintomi come affanno, sibili…

Molto pubblicizzato è il latte di soia, soprattutto perché ha un buon sapore, ma in tutti gli studi scientifici disponibili, nel mondo, non si consiglia MAI sotto i 6 mesi e se possibile anche fino ai 12 mesi. La sua impollinazione inizia verso marzo, aumenta fino a fine maggio, si riduce nel periodo più caldo tra fine giugno e fine agosto per poi riniziare da settembre a ottobre”. Nel 20-30% dei casi si hanno manifestazioni respiratorie: rinite, congiuntivite (naso e occhi rossi, con lacrimazione atarax senza ricetta a buon mercato e naso che cola), voce rauca, respiro sibilante, asma. I sintomi dell’allergia ai pollini posso essere diversi: i più comuni sono occhi rossi, lacrimazione e prurito oculare, naso chiuso, prurito nasale, naso che cola e starnuti (rinite o rinocongiuntivite allergica). Lintolleranza alimentare può essere scatenata sia dagli alimenti propriamente detti, sia da additivi alimentari quali salicilati, amine, glutammato monosodico, solfiti e coloranti. Potrebbero essere solo intolleranze che vanno curate con periodi di dieta. La sostanza più efficace in questi casi, come spiega il professor Allegri, è il ribes nigrum, ma può essere usato anche il ginepro e la rosa canina, ricca di vitamina C, che agisce principalmente sulle vie respiratorie.

Per un anno mi sono astenuta da qualsiasi alimento potesse contenere nichel, anche se lo sospettavo soltanto. Io abito a Roma e ho girato con lei tutti i migliori allergologi quello che la segue mi ha spiegato (l'ultima volta che siamo andati in clinica a fare i test - li facciamo una volta al'anno) che il soggetto è allergico ma le allergie non sono statiche per definizione. Parte da Roma il lavoro per le nuove linee guida mondiali per la diagnosi e il trattamento dell’allergia al latte. Ecco allora una guida per riconoscere e curare questa allergia senza farsi cogliere impreparati. Ciao Lina grazie per il tuo commento. I sintomi si manifestano nelle fasi in cui la presenza di pollini nell'aria è maggiore; per determinarne i fattori scatenanti è utile sottoporsi a specifici test come il Rast Test p il Prick test. Questa manifestazione (cosiddetta sindrome orale allergica o SOA) avviene entro pochi minuti dall’assunzione dell’alimento ed è dovuta dalla cross-reattività conseguente alla "parentela" botanica tra pollini e alcune famiglie vegetali. Dopo circa 15-20 minuti , in caso di allergia si avrà una risposta infiammatoria della cute nella sede del test .

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